Ecco un altro appuntamento con la rubrica “Pillole di Pubblica“, nella quale la nostra volontaria Rossella Betti ci racconta fatti, avvenimenti e curiosità sulla nostra associazione.
Buona lettura!
Quando in Pubblica nacque il servizio di guardia notturna e festiva, antesignano del 118 ora 112……
Nell’autunno del 1973 alcuni medici volenterosi, allora giovanissimi frequentatori della Pubblica Assistenza, che all’epoca aveva sede in Via del Paradiso, nel cuore della città, venne in mente di dare una mano ai colleghi più “anziani” che garantivano come medici di famiglia assistenza h24. Pensarono di organizzare un servizio notturno e festivo per le visite domiciliari coinvolgendo ovviamente l’ordine dei medici, il sindacato dei medici mutualistici e ovviamente l’allora Presidente della Pubblica. Presto fu trovato l’accordo e nacque così il servizio di guardia medica in prima battuta solo notturna, poi anche festiva nei locali che la Pubblica Assistenza mise a disposizione dandole così un ruolo importante di visibilità e sostegno per coloro che avevano bisogno di assistenza medica in orari particolari. Tanti furono i servizi svolti in quegli anni dai giovani medici che a partire dal nucleo originario si allargò anche a tanti altri medici volenterosi, coadiuvati dai dipendenti della Pubblica per la gestione delle richieste di visite. Il servizio restò attivo fino al 1979, quando la Regione Toscana istituì il servizio di continuità assistenziale, anche se un po’ diverso da quello pensato e realizzato dai nostri giovani medici. Non esistono foto a ricordo di quell’attività e alcuni dei medici fondatori purtroppo non ci sono più. Permettetemi di ricordare in poche righe uno dei più grandi, il Dr. Paolo Nardi, con il quale ho avuto l’onore ed il piacere di lavorare per quasi 30 anni….dal lontano 1981 al vecchio Ospedale Santa Maria della Scala. Un medico a tutto tondo, mai venale, sempre disponibile per i suoi pazienti ma anche per gli amici e conoscenti. Al momento dell’agognata pensione aveva deciso di fare ambulatorio sociale presso la pubblica assistenza di cui era da sempre socio e frequentatore e purtroppo ci ha lasciato troppo presto. Sono però sicura che il suo ricordo resterà per sempre nei locali del circolo che frequentava spesso e nella memoria di tutti coloro che lo hanno conosciuto.
Rossella Betti