Poche righe per salutare Paolo, i pensieri dei Volontari della Pubblica per il nostro Amico…
Scrivere questa lettera è più dura del previsto. La penna è pesante, come la divisa che oggi molti di noi portano con orgoglio, così come hai fatto te per lungo tempo. Non ti rende onore una lettera strappa lacrime perciò ti racconteremo una storia che si intitola
IL GIGANTE BUONO
“C’era una volta un gigante buono, che con il suo vocione e la sua stazza faceva tremare un villaggio intero e qualunque persona che incrociasse il suo cammino. Alto, lunga criniera castana, barba un po’ incolta, occhi attenti e andatura spavalda.
Questo era il nostro gigante, ma dietro quell’aspetto un po’ burbero si nascondeva tanto altro: un cuore immenso tanto da dedicarne un angolino a tutti noi, quelle mani, potenti da far paura, erano le stesse che si posavano con fiducia sulle nostre spalle per rassicurarci, le stesse che ci aiutavano a rialzarci quando le fatiche del volontario erano troppo grandi. Quel vocione riusciva a cambiare tono, da pauroso a rassicurante, accidenti se si sentivano le tue risate!!e come erano contagiose.
E quel sorriso un po’ nostalgico chi se lo può scordare. Quegli occhi a tratti pensierosi riuscivano a sorridere, a trasmetterci dolcezza e senso di protezione.
Un bel giorno però in tutto il villaggio arrivò la notizia che il nostro gigante sarebbe partito per un lungo viaggio. Il villaggio era sconvolto, uno a uno i popolani presero coraggio e andarono a salutare il loro grande amico, ognuno con il proprio ricordo e il proprio affetto. Si resero conto, ma in fondo già lo sapevano, che quel gigante buono aveva lasciato una parte di se dentro ad ognuno di loro. Era adesso loro dovere proteggere quello che era diventato un piccolo tesoro.”
Qui finisce la nostra favola, ma te Paolone sarai sempre con noi.
BUONA NOTTE VILLAGGIO