Arriva la….Befana!

Anche quest’anno arriva la simpatica vecchietta al Circolo ARCI di Fontebecci

 

Lunedì 5 Gennaio 2013 ore 20.30 ci troviamo in Associazione per andare a giocare con i più piccoli in attesa dell’arrivo della BEFANA insieme ai nostri amici a 4 zampe del Gruppo Cinofilo

 

…segnatevi in sede

INSIEME per crescere ed aiutare i nostri figli a crescere “Bambini si nasce…genitori si diventa !”

“BAMBINI SI NASCE….GENITORI SI DIVENTA”A partire dal mese di Gennaio 2015,alla Pubblica Assistenza di Siena, partirà un’iniziativa che coinvolgerà gruppi di genitori ,i quali si confronteranno su tematiche inerenti la crescita dei loro bambini….

L’intento è quello di creare uno spazio protetto di comunicazione ,volto ad affrontare le fisiologiche crisi evolutive legate a periodi particolari della vita familiare :il primo anno di vita, la nascita di un secondogenito, la separazione dall’ambiente e dalle figure genitoriali per l’ingresso a scuola,i comportamenti di difficile gestione e…una tematica finale,indicata dai genitori stessi.Non ci sarà la “magnanima elargizione” di ricette pre-confezionate, anche se qualche consiglio ,se richiesto non sarà negato .L’elemento che ci sembra più significativo, è il confronto con gli altri, il constatare che i propri problemi sono spesso comuni anche ad altri genitori,dai quali ,a volte,si può imparare molto,anche se le storie familiari sono spesso radicalmente diverse tra loro. Il raffronto con gli altri serve anche a mettere in comune ansie e angosce, a relativizzarle oppure, ,a dare il giusto peso ad eventuali difficoltà.Nella consapevolezza che ognuno di noi è un essere unico e irripetibile,ci si potrà interrogare sul proprio stile genitoriale,nell’ottica di migliorarlonon certo per aderire ad un “target”(termine molto di moda),ma per trovare la migliore modalità possibile di relazione con i propri figli ,in buon equilibrio dinamico con il proprio partner.I gruppi saranno guidati dalle psicologhe-psicoterapeute Dott.ssa Elena Lorenzini e dott.ssa Paola Aloigi ,saranno in totale 5,avverranno di mercoledì tra Gennaio e Marzo 2015.

PERCORSI DI EDUCAZIONE ALLA GENITORIALITA’

Cinque incontri di gruppo, gratuiti, con genitori in coppia o singolarmente ,per un max di 20 persone.

I gruppi saranno condotti dalla dott.ssa Elena Lorenzini,psicologa-psicoterapeuta e dalla dott.ssa Paola

Aloigi, psicologa-psicoterapeuta….

 

Durata degli incontri: 1h e 30’, dalle 17,30 alle 19,00.

Luogo: Pubblica Assistenza di Siena, V.le G.Mazzini

DATE e TEMATICHE

 

  • 28-01-2015 “Il mio bimbo/a va all’asilo-nido (o alla  scuola dell’infanzia):il dolore del distacco.
  • 11-02-2015  “…ma quando nasce il fratellino?” Come affrontare la gelosia/rivalità fraterna ed aiutare il bambino a gestire la frustrazione e l’a bivalenza (odio-amore)
  • 11-03-2015 “Perché mio figlio non mi obbedisce?” La difficoltà a gestire i comportamenti oppositivi
  • 25-03-2015  Tematica aperta alle proposte dei genitori

 

Info: Dott.ssa Elena Lorenzini ( cell.3290117588;e-mail elena.lorenzini@alice.it)

Dott.ssa Paola Aloigi (cell.3335729010; e-mail alo.p@iol.it)

Raccolta indumenti per VO-GAWOHONOU

La raccolta abiti per il Togo ha avuto un grande successo, stiamo predisponendo la spedizione dell’ambulanza che verrà riempita di vestiti e a breve consegnata al villaggio di VO-GAWOHONOU. Un ringraziamento a tutte le persone che hanno donato gli abiti e a quelle che ci hanno aiutato nella raccolta. GRAZIE DI CUORE A TUTTI!

Separazione e genitori

Sabato 15 novembre presso la Pubblica Assistenza di Siena si è tenuto un incontro che ha trattato i vari aspetti della genitorialità in un momento delicato come può essere quello della separazione dei due coniugi…

Ad aprire la tavola rotonda è stato l’avvocato Elisa Ferri che ha parlato della nuova normativa sul divorzio. Fra i vari temi trattati ha spiegato come, dal punto di vista legale, siano stati parificati i figli naturali e legittimi. La nuova legge ha esteso il vincolo di “parentela” a tutti i soggetti appartenenti allo stessa famiglia, a prescindere dal fatto che la nascita della prole sia avvenuta tra genitori coniugati o conviventi. I figli nati fuori dal matrimonio, con il riconoscimento da parte del genitore, acquistano ora un legame giuridico non solo con questi ultimi, ma anche con i relativi familiari, di cui saranno “parenti” a tutti gli effetti, con conseguente partecipazione al loro asse ereditario. La dott.ssa Ferri  ha sottolineato un altro aspetto importante: il passaggio dalla potestà dei genitori alla responsabilità genitoriale. Superando la nozione piuttosto arcaica di potestà genitoriale, è stata introdotta quella della responsabilità (anche in considerazione dell’evoluzione socio-culturale  – prima che giuridica – del rapporto tra genitori e figli), ora focalizzata sull’impegno che gli adulti devono assumersi nei confronti della prole. Il nuovo articolo 316 del Codice Civile disegna, infatti, una più chiara e profonda responsabilità del genitore, tenuto a vigilare sul figlio fino alla sua raggiunta indipendenza economica, anche in tutti i casi in cui tale responsabilità non venga esercitata direttamente (ad esempio perché divorziato o genitore naturale, che non vive con il proprio discendente). Il Dirigente Mazzei della squadra anti crimine della Polizia di Stato ha evidenziato il fatto che sempre più coppie, durante la fase di separazione, chiamano il 113 al fine di avere dei testimoni da “utilizzare” contro l’altro coniuge, non dando conto al trauma che un minore possa subire nel vedersi arrivare a casa la volante della Polizia a sirene spiegate. Gli ex coniugi guardano più al loro rapporto che alla salvaguardia dei loro figli e discutono molte volte utilizzando la propria prole come merce di scambio o non curandosi di ciò che possono pensare o temere. Ha inoltre spiegato che, a seguito dei vari casi di violenza domestica, le persone vittime di  persecuzione possono utilizzare lo strumento dell’Ammonimento del Questore. L’ammonimento assume il carattere di una diffida, tuttavia se ne differenzia, in quanto mentre quest’ultima è volta a prevenire la commissione del reato, il primo interviene quando il reato è già integrato, ma antecedentemente al passaggio della querela.  La persona offesa, infatti, può esporre i fatti all’autorità di pubblica sicurezza, avanzando richiesta al questore di ammonimento nei confronti dell’autore della condotta. “La richiesta viene trasmessa al questore, il quale assunte se necessario informazioni dagli organi investigativi e sentite le persone informate dei fatti, ove ritenga fondata l’istanza, ammonisce oralmente il soggetto nei cui confronti è stato richiesto il provvedimento, invitandolo a tenere una condotta conforme alla legge e redigendo processo verbale.   Il questore valuta l’eventuale adozione di provvedimenti in materia di armi e munizioni”. Altro intervento è stato quello della psicologa Ilaria Garosi dell’Istituto di Terapia Familiare di Siena, che ci ha spiegato che la separazione è un evento critico del ciclo vitale; questa infatti mette a dura prova sia i bambini che gli adulti quando, sempre più frequentemente, vi si trovano coinvolti. Di fronte a una rottura del legame e ad un mutamento irreversibile della famiglia come la si era conosciuta fino ad un attimo prima, può essere molto importante, per intraprendere il giusto percorso di elaborazione, pensare di poter avere degli strumenti utili a gestire le emozioni, a non farsi sopraffare da rabbia e conflitto, ad avere le giuste risposte per i figli e soprattutto a sapere dove bussare per chiedere aiuto.

 

E’ quindi fondamentale approfondire le dinamiche che sottostanno al processo di separazione:  quali sono i compiti di sviluppo da superare per la famiglia, quali i rischi e i disagi che possono derivare dal non superamento di questi compiti e quali gli interventi di aiuto, qualora si generassero conflitti e blocchi che non permettono il superamento e l’elaborazione dell’evento separativo.

La psicologa ha specificato come tra le possibili strade da percorrere in caso di separazione vi siano: consulenza di separazione, mediazione familiare e psicoterapia individuale/familiare.

La psicologa Maria Scoccia, responsabile dell’U.F. Attività Consultoriali della Zona Senese, ha evidenziato che spesso le coppie discutono per questioni che celano la vera origine del problema, ovvero  la relazione fra gli ex coniugi e il “potere” che si vuole dimostrare di avere. Questo fa sì che l’ex marito e l’ex moglie rimangano imbrigliati nel gestire le proprie esigenze e non quelle dei figli (es: quando il padre di mio figlio è a lavoro, mio figlio  non deve stare con i nonni paterni – anche se è il suo giorno di visita – ma deve stare con me; se mio figlio viene riportato 10 minuti più  tardi io chiamo i carabinieri). Inoltre ha parlato di come gli enti istituzionali siano presi come “giudice”, con la  responsabilità  di trovare il colpevole della fine del matrimonio e non la miglior soluzione alla gestione dei minori.

La  Dirigente del Servizi Sociale professionale del Comune di Siena Cristina Pasqui, ha portato alcuni dati: negli ultimi 15 anni le separazioni sul territorio regionale sono aumentate del 70%. Negli ultimi 6 anni il Servizio Sociale del Comune di Siena  ha visto un incremento del 45% nei casi complessi di separazioni conflittuali, rispetto ai casi complessi di tutela minorile.

Nella maggior parte di queste situazioni esistono  provvedimenti  da parte dell’Autorità Giudiziaria di valutazione, sostegno, controllo. In casi complessi e complicati i provvedimenti sono di affidamento al servizio sociale professionale.

Ha specificato poi che il servizio sociale professionale può essere coinvolto nelle separazioni da un solo genitore o da entrambi, che chiedono preventivamente un aiuto o un sostegno; talvolta le separazioni vengono conosciute dai servizi sociali attraverso i ragazzi, bambini ed adolescenti, che manifestano il loro disagio per una condizione familiare difficile, fatta di conflitti continui, a scuola o con gli amici. Infine il SSP può essere coinvolto da altre istituzioni. La dottoressa Pasqui ha terminato il suo intervento sottolineando che sono in aumento i casi in cui la coppia non è riuscita a trovare un accordo e il minore è stato “dato” ai servizi sociali ( per esempio in affido): si tratta di sconfitte in cui tutti gli attori coinvolti (genitori, istituzioni, avvocati…) hanno  fallito e chi ne paga le conseguenze è principalmente il minore. L’intervento, che ha chiuso l’incontro, è stato quello della Psicologa Chiara Santovito che ha parlato dei “gruppi di parola”: questi  si sono diffusi in Italia recentemente, grazie al gruppo di professionisti del Centro di Ricerche sulla Famiglia dell’Università Cattolica di Milano. I gruppi nascono dalla ricerca negli altri Paesi di “buone prassi” di  supporto dei minori che stanno vivendo la separazione dei propri genitori. Il gruppo di parola è un “luogo” offerto ai figli di genitori separati, affinché questi abbiano la possibilità di accedere ad una loro narrazione dei fatti dolorosi legati al divorzio. Si tratta di una pratica in cui il minore può costruire liberamente una rappresentazione verbale dell’esperienza del conflitto vissuto quotidianamente, può dar voce ai suoi desideri e reperire, con l’aiuto del gruppo dei pari e con la guida protettiva dello psicologo, strategie possibili per gestire le relazioni all’interno del suo sistema familiare in cambiamento. Ai gruppi possono partecipare tutti i bambini che stanno vivendo la separazione dei genitori o l’hanno già vissuta. Durante gli incontri vengono fatte attività ludiche che aiutino i bambini a pensare all’indicibile…ovvero che la propria famiglia si è o si sta sfaldando.

Per informazioni  e/o portare la propria esperienza:  Elena Lorenzini – psicologa

Paola Aloigi – psicologa

Cell. 3465043084  email. sociale@pubblicaassistenzasiena.it

Affido e adozione

Venerdì 14 novembre, presso la Pubblica Assistenza di Siena si è tenuto l’incontro “ Posso Stare con voi?” che ha affrontato i temi di affido e adozione…

 

 

Lo psicologo Tommaso Innocenti, dell’Istituto di Terapia Familiare di Siena, ha aperto l’incontro parlando della legge n. 149/2001 sull’affido, uno strumento complesso al servizio della famiglia. L’Affido è un provvedimento di accoglienza temporanea rivolto ai minori con difficoltà familiari; può durare al massimo due anni, prorogabili, e si ottiene su disposizione dei servizi sociali, tenendo conto della indicazioni dell’Autorità Giudiziaria.

Occorre ricordare che tutti possono diventare genitori affidatari: coppie sposate, conviventi, single, familiari. Il dott. Innocenti ha parlato degli elementi prognostici positivi (doppia appartenenza alle famiglie, cura del senso di continuità) e di quelli negativi (triangolazione, vissuti separativi, lutto, conflitti), che ci permettono di capire se l’affido potrà andare più o meno a buon fine. Ha concluso il suo intervento sottolineando il fatto che alla base dell’affido deve esserci un sentimento di benevolenza verso qualcuno dal quale ci si aspetta un comportamento di fiducia; come tale, perché duri, deve essere nutrita con reciprocità ascolto e apertura.

 

La psicologa Simonetta Montinaro, del centro affidi “Baobab” di Colle val D’Elsa,  ha parlato della rete di servizi che deve supportare la famiglia affidataria e la famiglia d’origine, che per vari motivi (mamma single, famiglie immigrate, famiglie disagiate) abbiano richiesto un aiuto. La dottoressa ha inoltre esplicitato le diverse modalità di affido, applicate in base alla situazione familiare del bambino: affido giudiziale (disposto dall’Autorità Giudiziaria su proposta dei servizi sociali); affido consensuale (disposto su richiesta della famiglia naturale ai servizi sociali); ha inoltre specificato che esiste l’affido diurno/part-time (limitato ad alcune ore della giornata o per brevi periodi) e  residenziale (quando il bambino vive con la famiglia affidataria).

La dottoressa ha poi spiegato che si può diventare genitori affidatari rivolgendosi ai servizi sociali, dove un’équipe specializzata valuterà la richiesta in base ai particolari bisogni del bambino. Successivamente la famiglia affidataria avrà diritto a un contributo economico e a specifiche coperture assicurative per contribuire alle spese di mantenimento del minore; inoltre i genitori affidatari godranno degli stessi benefici relativi a congedi lavorativi e riposi giornalieri garantiti ai genitori naturali.

Infine è stato affrontato l’aspetto dei sentimenti che ruotano fra gli “attori” dell’affido (f. affidataria, minori, f. d’origine) come la paura, l’ansia e la rabbia, che è importante esplicitare. La dottoressa ha concluso l’intervento ricordando che la famiglia ideale per intraprendere l’affido è quella che riesce ad affrontare le emozioni di separazione e che è disponibile a collaborare con le istituzioni, solidale con le persone provenienti da contesti diversi e capace di mettersi in discussione.

L’intervento successivo ha visto come protagonista Vita Miccoli, che ha presentato l’associazione  di genitori affidatari “Stare fra”, i quali accompagnano le famiglie nel percorso di affido con il supporto di avvocati, psicologi e gruppo di auto-aiuto.

Come rappresentante dell’associazione è intervenuta una ragazza di 23 anni, che ha raccontato la sua storia di bimba in affido, esperienza iniziata quando aveva 4 mesi e mezzo. La giovane ha ricordato il suo percorso definendolo con due parole principali: “tranquillità” e “serenità”; proprio queste due condizioni le hanno permesso di crearsi una  vita nuova e sana.

Come facente parte dell’associazione “Stare fra”, è inoltre intervenuta una coppia che nel 2008 ha deciso di prendere in affido due bambini di una madre sola, che nella quotidianità non aveva aiuti familiari su cui contare. I coniugi hanno raccontato quali siano state la bellezza e la gioia nell’aumentare la propria famiglia (avendo già due figlie naturali) e quanta la difficoltà nel vivere percorsi a termine in cui ci sarà prima o poi un distacco; la fatica viene tuttavia ricompensata dal riuscire ad aiutare una famiglia a “risollevarsi” e dall’ aver dato ai minori un altro spazio familiare idoneo a soddisfare i loro bisogni relazionali. L’assistente sociale del Comune di Siena Ida Montereggi, ha spiegato i punti di accesso ai servizi del Comune e l’importanza di non perdere mai di vista che il soggetto dell’affido è il bambino portatore di diritti e bisogni, non la famiglia.

La responsabile dei servizi sociali ASL7 Maria Scoccia ha illustrato tutti i servizi per la famiglia, per gli adolescenti e, più in generale, per i minori e come potervi accedere.

 

Altro tema trattato nell’incontro è stato quello dell’adozione. La dottoressa Viani, referente per il Comune di Siena, ha parlato dell’adozione, della differenza di quest’ultima dall’affido. Ha poi illustrato le attività del Centro Adozioni in Via dei Pispini, dove vengono attivati percorsi pre e post adozione. Ha delineato inoltre alcuni tipi di affido che seguendo vari iter si possono talvolta tramutare in adozione ( l’Adozione a Rischio Giuridico e l’ Affido Sine Die (o adozione mite) .

L’assistente sociale, nonché genitore adottivo, Paolo Pajer ha mostrato, attraverso l’analisi di dati statistici, che i tempi di attesa dell’adozione, dal momento in cui viene dichiarata la disponibilità fino a quando arriva il figlio adottivo a casa, variano in media dai 2 ai 5 anni. Inoltre ha analizzato il tempo trascorso in attesa del figlio adottivo, durante il quale il futuro genitore si domanda se sarà in grado di aspettare e se saprà fare il genitore. In questo senso si è ribadito che il genitore non deve aver paura di chiedere aiuto, pesando erroneamente che ciò significhi ammettere di aver sbagliato o di non essere un genitore sufficientemente buono; al contrario il confronto aiuta a superare paure e impasse nel percorso di genitore.

 

E’ poi intervenuta per l’associazione “Mamma Si”, con  sede a Taverne d’Arbia, Adriana Granai, che ha descritto lo spazio giochi e lo spazio di scambio abiti, due iniziative con le quali aiuta le famiglie che, per mancanza di denaro e tempo, non posso seguire i propri figli come desidererebbero. L’associazione nasce dal concetto di banca del tempo, ovvero si riceve un aiuto  e in cambio, invece di soldi, si cede il bene più importante e più scarso del nuovo millennio, ovvero il nostro tempo libero.

Ha chiuso il convegno la Dottoressa Meri Lolini che ha parlato del suo libro “Una Goccia nel Mare” Harmakis Edizioni. Nel quale racconta la propria esperienza di affido. Riprendendo le parole dell’autrice: “ Ho sentito la necessità di rendere pubblica la mia/nostra storia, quella cioè della “famiglia in espansione”, per promuovere l’istituto sia dell’affido familiare sia dell’adozione, che è senza dubbio il modo più giusto per aiutare i minori in stato di abbandono. Nella nostra famiglia abbiamo visto nascere e potenziarsi i rapporti di “cuore”, che ad oggi presentano le stesse caratteristiche di quelli di “pancia”. L’amore non ha etichetta, è solo vero qualsiasi sia la sua origine e crescita, quindi, in virtù di tutta la mia esistenza, voglio promuovere questa mia esperienza in modo che io possa accendere la fiducia dentro chi vorrà diventare un “genitore di cuore”.

Per approfondimenti o informazioni potete contattare le psicologhe Elena Lorenzini e Paola Aloigi cell. Cell. 3465043084 – sociale@pubblicaassistenzasiena.it

Un’esperienza particolare

22 novembre, ore 20,00 alla Pubblica Assistenza arrivano alla spicciolata  gruppi di persone per l’ultimo incontro del Salotto della Pubblica, stasera però oltre ad ascoltare vivranno insieme un’esperienza davvero speciale: Una cena al buio, letteralmente nell’oscurità più totale, organizzata insieme con l’Associazione Nazionale Ciechi, l’A.SE.DO. e Le Bollicine…

 

 

Il Presidente dell’Associazione dell’UNC, Massimo Vita, ci ha accolti ed accompagnati durante tutta la serata, dandoci, sin dall’aperitivo, preziosi consigli per affrontare quella che, ad uno sguardo superficiale, poteva sembrare un’esperienza esilarante e di facile fruibilità ,ma che invece per qualcuno sarebbe potuta essere  sgradevole o addirittura intollerabile.

La serata ha avuto inizio con un aperitivo al lume di candela, pensato per permettere ai partecipanti di cominciare ad abituarsi alla penombra, evitando così di passare da una situazione di normale luminosità ad una di buio assoluto. Questo momento ci ha permesso di scambiarci dubbi e perplessità circa l’esperienza che ci apprestavamo a fare, ma anche di incoraggiarci a vicenda: avremmo, infatti avuto non solo l’assistenza di Massimo Vita, ma anche dei camerieri non-vedenti, che come poi avremmo sperimentato, ci hanno “servito” a tavola con grande maestria e gdcv entilezza .

I gruppi si sono accomodati, uno per volta, pronti per gustare il cibo, ma soprattutto l’esperienza che si prospettava davvero speciale.

Sapevamo, oltretutto, che nelle cucine della Pubblica Assistenza  avrebbero aiutato nella preparazione alcuni ragazzi  dell’associazione A.SE.DO. E Le Bollicine. Questo fattore è stato per molti di noi evocativo di emozioni particolari, ad esempio, un senso di fiducia e di gratitudine, verso chi ,in un momento per noi di grandissima dipendenza, si prendeva cura di noi, dall’inizio alla fine.

Alcuni momenti mi hanno colpito particolarmente: quello dell’ingresso, quando il buio ci ha avvolti, dandomi l’impressione di muovermi in una dimensione diversa ed in una sostanza quasi palpabile, la sensazione di inermità, laddove, senza l’aiuto dei non-vedenti non avrei potuto fare un passo, quando, una volta entrati in sala siamo stati accompagnati al nostro tavolo.

Ed ecco ribaltata completamente una situazione che solitamente ci vede spavaldi e sicuri, in una in cui, se non ti fidi/affidi ad un altro che in quella circostanza è più abile di te, non vai avanti: un bel colpo alla nostra sicumera! Con il senso della vista momentaneamente sospeso, gli altri sensi sono venuti immediatamente alla ribalta: le risate della gente, la voce più alta per “farsi vedere”, i profumi del cibo, il sapore, il contatto con le persone vicine: tutto ciò acquistava un senso e un significato nuovo.

Anche la ricerca di strategie volte ad organizzare le nostre azioni a tavola, in una maniera tale da fare meno ”danno possibile”, l’ho trovata stimolante ed utile.
In conclusione, concordo con le entusiastiche testimonianze di molti dei partecipanti, i quali si sono espressi alla fine con parole grate e di intensa partecipazione verso la possibilità di vivere un’esperienza che più di mille parole apre uno spiraglio nel mondo per noi misterioso della cecità.

Credo sia un’ esperienza che permetta di  percepire anche se in misura infinitesimale cosa si possa provare quando si è non vedenti,  e aiuti i “vedenti” a stare più attenti nei comportamenti che a volte possono creare problemi a chi invece non vede ( parcheggio sui marciapiedi).

Happy Pubblica

Appuntamento a Sabato 6 Dicembre con una nuova serata dell’aperitivo in Pubblica!…

 

Sarà occasione per scambiarci i primi auguri di Natale tra cocktail e stuzzichini

Contributo minimo primo aperitivo 5,00 € dal secondo aperitivo € 3,00.

Il ricavato sarà destinato all’acquisto della nuova ambulanza.

 

segnatevi numerosi, in sede e su Facebook!!

I giardini delle 1000 e una notte

La Pubblica Assistenza di Siena continua la serie di pomeriggi per la terza e quarta età ed organizza per il giorno MERCOLEDI’ 19 novembre 2014 alle ore 15.30 presso la sede di Viale Mazzini un incontro con Stefano Passerotti, giardiniere creativo e fantasioso, che ci parlerà delle sue creazioni in occasione di esposizioni internazionali, che lo hanno visto vincere premi prestigiosi…

 

 

Per permetterci un’adeguata organizzazione, Vi preghiamo ENTRO IL GIORNO 18 NOVEMBRE di confermare la Vostra presenza alla Signora Elisa FEI, telefonando allo 0577 43113 dalle ore 8.30 alle ore 12.00 dal lunedì al venerdì.

 

VI ASPETTIAMO PER PASSARE INSIEME UN SIMPATICO POMERIGGIO!

Virgo Fidelis

Venerdì 21 novembre nella Cattedrale la Consulta provinciale del Volontariato congiuntamente all’Associazione Nazionale Carabinieri festeggia i 200 anni dell’Arma donando l’opera “Mithos” realizzata da Cecilia Rigacci …

Nel Duomo di Siena l’Arma dei Carabinieri celebra la “Virgo Fidelis” 
Per l’occasione l’acclamato Coro di Santa Cecilia di Firenze offrirà alla città del Palio un Concerto di Musica Sacra

 

Sarà un appuntamento davvero straordinario quello del prossimo venerdì 21 novembre nella Cattedrale di Siena dove quest’anno, in occasione del bicentenario della fondazione, le celebrazioni della Virgo Fidelis, Patrona dell’Arma dei Carabinieri, si arricchiranno di un programma particolare, a cui l’intera cittadinanza è invitata a partecipare. 
Alle o

Uno speciale ringraziamento va al progetto Made in Toscana – Veri Sapori dell’imprenditore Giuseppe Ambrosio, che insieme a Francesco De Persio, ha voluto sostenere e sponsorizzare questa iniziativa, affiancando le associazioni di volontariato nella realizzazione dell’evento.re 18 come consuetudine le celebrazioni inizieranno con la Santa Messa e proseguiranno con la commemorazione del 73° anniversario della Battaglia di Culqualber e il ricordo della Giornata dell’Orfano”. 
Quindi, alle ore 18.45, per volontà della Consulta Provinciale del Volontariato, congiuntamente all’Associazione Nazionale Carabinieri – sezione di Siena, verrà donata all’Arma dei Carabinieri l’opera “Mithos” realizzata dall’artista Cecilia Rigacci e destinata al Museo Nazionale dell’Arma. L’opera ricca di significati simbolici, sottolinea l’ideale legame che unisce la città di Siena “Civitas Virginis” all’Arma dei Carabinieri che nella “Virgo Fidelis” riconosce la propria Celeste Patrona. 
Con questo dono le oltre 350 associazioni di volontariato della provincia di Siena intendono festeggiare il duecentesimo compleanno dell’Arma. Un modo semplice, ma sentito, per riconoscere simbolicamente l’impegno civico che motiva quotidianamente sia i volontari sia i Carabinieri, due realtà che in modo diverso ma con analoghe intenzioni di servizio ai cittadini, operano con passione nel territorio, tra la gente. 
Alle ore 19, sempre nella Cattedrale, verrà offerto alla cittadinanza un Concerto di Musica Sacra dell’acclamato Coro Santa Cecilia di Firenze (violino Farfurì Nuredini, organo Alessandro Pelegatti), formazione che per la prima volta si esibisce nel Duomo della città di Siena.